Immagina di avere un sito aziendale che funziona bene, magari un E-commerce. Il traffico da Google cresce in maniera costante, organizzi l’attività SEO o ti affidi a un’agenzia che ci sa fare e sei contento, l’investimento è ben ripagato. Poi, all’improvviso, dal tramonto all’alba, il traffico organico da Google cala repentinamente, causando una perdita nel fatturato. Questo è quello che è successo a molti siti a seguito dei vari aggiornamenti di Google che hanno introdotto filtri di qualità molto pesanti come Penguin, Panda, Hummingbird e l’ultimo Fred. Ancora quest’anno ci sono siti che non hanno potuto riguadagnare il traffico perso. Secondo Google ciò dipende dalla svalutazione del contenuto.
Oppure, in caso di penalizzazioni, dalla perdita secca di posizioni. Ho già scritto delle penalizzazioni e ti rimando all’articolo per comprenderne il significato.
Faccio però un po’ di prevenzione: subire una penalizzazione o un ricalcolo verso il basso può comportare perdita di guadagni certi, che lasciano il segno e talvolta segnano la vita di Business. Per evitare di trovarti in queste situazioni spiacevoli, voglio dirti cosa non devi fare per ritrovarti nei guai.
Intanto una definizione. Per Google ogni pratica innaturale è una manipolazione dell’indice e del posizionamento, ma un conto è promuovere l’acquisizione di link in entrata attraverso la produzione di buoni contenuti, un altro è farlo in maniera spammosa, sfruttando tecniche estreme. Queste tecniche si chiamano “Black-hat” perché tendono a sfruttare le “buche” di Google, che impiega degli algoritmi per indicizzare e qualificare i siti, per ottenere un vantaggio che non meritano sulla base dei contenuti. A premiare oggi nel 2018 sono le tecniche “White hat” trasparenti, basate sulla qualità.
Gli algoritmi di Google analizzano il contenuto di una pagina e identificano l’argomento a partire dalle Keyword impiegate in esso. Nella SEO moderna il detto “Less is more”, “di meno è di più”, vale più di ogni altra cosa. L’esagerazione non paga. Se la tua impresa alberghiera si sta posizionando per la Keyword “Hotel Lugano” è assolutamente inutile iniziare un paragrafo così:
“Benvenuto nell’hotel Lugano Lago dei Cigni, l’Hotel Lugano è tra i migliori Hotel. Se vuoi pernottare in albergo, chiama il numero e il personale dell’Hotel ti indicherà la miglior soluzione presente a Lugano”.
È solo un blando esempio di come si può scrivere veramente male quando si punta sulle Keyword e di come è assolutamente inutile impostare il contenuto sulla ripetizione delle stesse. All’inizio potrebbero esserci vantaggi, ma Google si migliora di continuo e prima o poi si perdono posizioni.
Questo “peccato” lo vedo spesso nei siti aziendali. E mi domando sempre: come mai gli imprenditori non fanno realizzare un sito che parli nel dettaglio di ciò che fanno, di che soluzioni propongono, della differenza tra il loro prodotto / servizio e quello della concorrenza? Invece spesso i siti aziendali propongono contenuto irrilevante, con Keyword che non hanno senso.
Un altro Evergreen dei siti aziendali è il contenuto originale. Non solo siamo di fronte a un plagio, che non è sempre un bel modo di proporsi, ma si viola una delle linee guida sulla qualità di Google. Google che lavora in economia: perché dovrebbe indicizzare il tuo contenuto se lo hai preso paro paro da una fonte più autorevole e già indicizzata? Inoltre bisogna distinguersi dalla concorrenza: partire con del testo copiato o praticamente simile ad altri è un autogol che in termini di valore del marchio può solo portare conseguenze nefaste.
Il Link Building è un fattore rilevante per il posizionamento, ma non è il solo. Però è vero che se un sito guadagna dei link in entrata, allora sale di posizioni nell’indice di Google. Usare metodi superati e automatizzati può portare al Banning del sito, cioè la totale de-indicizzazione a seguito di una penalizzazione. Le tecniche Black-hat da evitare sono:
Quando si adottano queste tattiche prima o poi arriva la penalizzazione. Gli algoritmi di Google benché perfettibili sono sempre più sofisticati e piuttosto che perdere tempo a penalizzare, ormai investono molto sulla qualità. Per cui il tuo sito potrebbe semplicemente essere non penalizzato, ma nemmeno premiato, quando si usa una di queste tattiche. Rimanendo così in una terra di nessuno che non porta alcun vantaggio in termini di contatti e traffico.