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Florian Anderhub30 apr 20252 min

Intelligenza artificiale e design. Il valore insostituibile della strategia e del racconto di marca

Intelligenza artificiale e design. Il valore insostituibile della strategia e del racconto di marca
3:07

L’intelligenza artificiale sta ridefinendo il panorama della comunicazione e del graphic design. Processi che un tempo richiedevano competenze tecniche e artistiche avanzate sono oggi accessibili con pochi clic. La creazione di loghi ne è un esempio emblematico: ciò che un tempo necessitava di disegno manuale e software grafici, oggi può essere generato istantaneamente da strumenti automatizzati. Il futuro è chiaro. In pochi mesi, attività come la produzione di loghi potranno essere delegate interamente all’AI.

Ma la vera questione non è la capacità di elaborare una forma grafica. Il valore di un brand non risiede nella mera estetica del suo logo, ma nella storia che esso racconta, nei significati che incarna e nella connessione emotiva che instaura con il pubblico. È qui che emerge il ruolo insostituibile del professionista della comunicazione e del branding. La tecnologia può generare forme, ma solo un pensiero strategico può dare loro un senso.

Un esempio concreto chiarisce il punto. Il nostro logo, in una sua componente, presenta una somiglianza con quello di un noto brand di attrezzatura tecnica italiano. È plagio? Assolutamente no. Il nostro simbolo è il risultato di una riflessione strategica: rappresenta la crescita e l’ottimizzazione continua, supportate da HubSpot, lo strumento con cui misuriamo il progresso delle aziende che si affidano a noi. Non ha nulla a che vedere con sci e scarponi da montagna. Questo dimostra come il design non sia solo una questione di linee e colori, ma di significato e posizionamento.

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Oggi assistiamo a una saturazione visiva senza precedenti. La tecnologia consente di generare una quantità infinita di loghi, pattern e identità visive, spesso con risultati sorprendentemente simili tra loro. L’originalità formale è sempre più difficile da ottenere. L’intelligenza artificiale ha abbattuto le barriere all’output, ma ha anche generato una convergenza pericolosa. Pattern visivi simili, palette sempre uguali, layout prevedibili. La strategia è ciò che impedisce al tuo brand di essere confuso con altri mille. Non serve un logo diverso. Serve un’identità inconfondibile.In questo contesto, il vero differenziale non è la forma, ma il contenuto: ciò che sta dietro un’identità visiva, il pensiero strategico che la plasma e il racconto che essa veicola.

Un logo efficace non è solo un segno grafico, ma un dispositivo narrativo. È l’emblema di una storia aziendale, un manifesto sintetico dei valori del brand. Il design non è fine a sé stesso, ma uno strumento di posizionamento e differenziazione. Un’AI può generare infinite varianti di un logo. Tuttavia, non può creare un’identità che emozioni il pubblico. Questo resta una prerogativa del branding strategico (e umano).

Il futuro del design non è l’automazione cieca, ma l’integrazione tra tecnologia e strategia. Gli strumenti digitali velocizzano i processi, ma il valore risiede nella strategia e nella narrazione di marca. In un’epoca in cui tutto sembra già visto, il designer sarà sempre meno autore e sempre più curatore. Saprà riconoscere cosa funziona, cosa è coerente, cosa va scartato. E, più di tutto, saprà fare domande. Perché una buona identità visiva non nasce da risposte automatiche, ma da riflessioni complesse.

 

Articolo pubblicato su Ticino Management Aprile 2025 - Eureka, Digital

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Florian Anderhub
Dopo aver conseguito un Master in comunicazione all’Università della Svizzera Italiana, dal 2006 Florian Anderhub guida Ander Group. L’estrazione multiculturale, i 21 anni da imprenditore e la passione per l’innovazione tecnologica sono una garanzia di crescita per i suoi clienti.