<img alt="" src="https://secure.leadforensics.com/222484.png" style="display:none;">
Skip to content
Gabrielle Schmid
Francesca Moretti24 giu 20216 min read

Le rose del Malcantone: storia di rös e fior nosctran

Nonna Susi e nonno Ernesto

Anni ‘50. Dopo la guerra Susi lascia i genitori e dieci fratelli in Spagna, partendo per la Svizzera interna alla ricerca di un lavoro. 

Viene assunta come domestica in una villa signorile dove incontra Ernesto: il garzone del fruttivendolo che ogni giorno le porta frutta e verdura. I due si innamorano e, presto, si sposano ma dopo un po’ il clima della Svizzera interna spegne l’entusiasmo di Susi: le manca la sua casa, vorrebbe un po’ di sole e, soprattutto, non soffrire più per colpa di quel fastidioso Föhn che continua a soffiare ed a farle venire mal di testa. 

Ernesto, per accontentare la sua amata, trova un posto meraviglioso in Malcantone. Sopra Neggio: da lì si vede tutto il lago e ci si sente più vicini al sole. Così, un mattone alla volta, i due costruiscono una casetta immersa nel verde, affacciata sulle montagne. 

Tra i gerani che crescono rigogliosi nel loro giardino, le camelie che Susi importa dalla sua terra e le prime rose coltivate in serra,  cominciano a vendere i fiori al mercato. 

Le Rose del Malcantone 3

 

Le Rose del Malcantone

Nel frattempo, in Canton Zurigo, Jürg (il figlio di Susi ed Ernesto) cresce sotto la guida dei nonni paterni e conosce Gabrielle. I due si incontrano da bambini e, come la più dolce delle fiabe, non si sono mai lasciati. 

Sono Jürg e Gabrielle, oggi, a mandare avanti la roseria che adesso si chiama “Le Rose del Malcantone”, un delizioso negozio a ridosso di una delle serre, arredato in stile un po’ Retró e un po’ Boehemien. 

Niente a che vedere con quei negozi di fiori che sembrano pasticcerie. Qui lo Shabby Chic è bandito ed il pavimento deve essere rigorosamente sporco. È la stessa Gabrielle a indicarci con orgoglio che il pavimento del suo negozio:

-Qui si lavora la terra, si recidono i gambi dei fiori, cadono petali, piume, pezzetti di carta e nastri colorati. Si raccoglie tutto alla fine della giornata. Spesso, quando organizziamo dei corsi di decorazione, i partecipanti sono perplessi quando diciamo loro di gettare gli scarti per terra, pensano si tratti di uno scherzo! Ma quando riusciamo a convincerli vediamo un vero e proprio senso di liberazione sui loro volti-. 

 

Semplicità e lavoro: la formula della felicità

Una vita semplice e senza pensieri sembra essere il Leitmotiv di Gabrielle e della sua famiglia. Un Hakuna Matata in versione svizzera, dove non sei solo invitato a comprare dei fiori ma a respirare un po’ di semplicità. 

Varcando la soglia de “Le Rose del Malcantone” verrai fatto accomodare su una vecchia poltrona da cinema, ti verranno offerti caffè e Gipfel e verrai chiamato per nome. Gabrielle è un vulcano: creativa, solare, sa sempre come metterti a tuo agio e come catturare l’attenzione. Non sta ferma un attimo e appena si accorge che il tuo sguardo si sofferma su un fiore o un oggetto particolare, ti racconta subito la loro storia (e le storie dei fiori e degli arredi di quel posto sono tutte da ascoltare, te lo assicuro). 

Con lei c’è Simi, la figlia maggiore che fa la spola fra i terreni ed il negozio quando non lavora nel giardino botanico delle isole di Brissago. 

È lei ad occuparsi dei Social. Inevitabile la mia curiosità sulla loro pagina Facebook: i post sono tutti scritti in dialetto ticinese. Rös e fior nosctran è un vero e proprio Claim dell’attività e Simi spiega: -quando si pensa alla vita di campagna, si immagina un simpatico contadino che, calorosamente, saluta i passanti in dialetto.È un modo per affermare il nostro legame con il territorio: fiori nostrani, lingua nostrana. Sottolinea la nostra diversità ma anche l’amore ed il rispetto per la nostra casa; in più i post sono sempre accompagnati dalle immagini, quindi anche chi non conosce il dialetto ticinese non ha difficoltà a comprenderne il senso-. 

Gabrielle e Jürg hanno anche un’altra figlia, Olivia, che vive e lavora a Lucerna, ma che ogni venerdì torna a casa dalla famiglia, per ricaricare le batterie in mezzo alla natura e per salutare il cane ed i cavalli. 

Di tutt’altra pasta il marito Jürg: durante la visita lo vedrai passare di sfuggita mentre spazza le foglie dal vialetto o scende dal trattore con due grandi cuffie insonorizzanti. 

Un uomo silenzioso e laborioso. Le donne di casa ci tengono a sottolineare l’importanza della sua figura: è vero, siamo noi il volto dell’attività ma è lui il pollice verde de “Le Rose del Malcantone”. È lui che, instancabilmente, si occupa della terra e delle serre. Le braccia forti che spostano tavoli e pesanti bancali. Sempre a stretto contatto con la natura e le sue piante, di Jürg mi colpisce l’espressione sbrigativa ma serena. Ha in mente una tabella di marcia tutta sua, che segue quotidianamente in maniera meccanica e letterale senza mai perdersi in chiacchiere. Eppure non sembra stanco né annoiato. Di sicuro, a fine giornata, la stanchezza arriva per tutti loro ma è una stanchezza buona, una stanchezza del corpo e non dell’anima. 

Quando siamo sole sul terrazzo della loro abitazione (qualche metro più in là), mi rendo conto che la vista è davvero mozzafiato. Lago, montagna, fiori, silenzio e la cittadina di Neggio che si muove lenta sotto di noi. Chiedo a Gabrielle: -qual è la prima cosa che pensi quando ti svegli al mattino e guardi fuori dalla finestra?-

-Ah, facile! È un paradiso- dice lei, senza pensarci. E poi aggiunge: -un paradiso di bellezza e lavoro, però! Altrimenti ci annoieremmo-. Dice di pensarci ogni mattina ed è facile crederle, considerando l’entusiasmo che trasmette agli altri.

Le Rose del Malcantone 4

Imparare a sporcarsi

Come tutti, anche “Le Rose del Malcantone” ha subito il colpo della pandemia. 

Lo scorso anno, Gabrielle, ha cominciato a lasciare dei mazzi di fiori fuori dalla porta dei suoi clienti. 

-Ho ricevuto tantissimi messaggi di gratitudine, la gente aveva bisogno di fiori freschi per ristabilire un contatto con il mondo esterno e poi è vero: un mazzo di fiori colorati cambia l’aspetto di una casa-. 

Da lì è nata l’idea dei corsi di decorazione: una zona franca in cui divertirsi, magari con i propri figli, tra colori, profumi, storie e significati dei fiori. 

Gabrielle e Simi mettono a disposizione la loro conoscenza dei fiori e le nozioni di arte decorativa per aiutare gli altri (adulti e bambini) a ritrovare un legame con la terra e con la natura ed a liberare la creatività. Ecco perché il pavimento deve essere sporco: -chi viene qui deve sentirsi libero di creare ed esprimersi. 

Spesso, nelle nostre case, evitiamo questo genere di attività perché siamo costretti a pulire e riordinare di continuo. E molti di noi rischiano di trasmettere questo limite ai propri figli che, invece, dovrebbero avere l'opportunità di sporcarsi un po' più spesso per poi, una volta a stretto contatto con la natura, sentirsi vicina ad essa, senza avere paura degli insetti, della terra, di sperimentare.

Non è diseducativo, anzi, può diventare un modo per insegnar loro a pulire dopo aver sporcato-. 

Nel negozio le decorazioni sono ovunque: gusci di uova, piume, piccole sculture in fil di ferro e manichini vestiti di tutto punto.

Non pensare di portare via un mazzo di fiori qualunque: se glielo concederai, Gabrielle ti consegnerà un bouquet di fiori, rami, bulbi, piume colorate avvolto da una carta rigorosamente in tinta. 

Non c’è niente di ordinario in questo piccolo negozio di fiori e sai cosa? 

Lo amerai proprio per questo. 

Le Rose del Malcantone 5


Wanderful Take

M: -Gabrielle, quali sono i tuoi fiori preferiti?-

G: -Ah, senza dubbio le rose!- 

M: -Mh, che risposta banale (scherzando)-

G: -Quando avevamo dodici anni, Jürg si è presentato a casa mia con un enorme mazzo di rose rosse che ha consegnato a mio padre, chiedendogli di darle a me. Timido com’era, è stato il gesto più coraggioso e romantico che potesse fare. Siamo insieme da quel giorno-.

avatar

Francesca Moretti

Nel ruolo di Marketing & Communication Strategist in Ander Group, Francesca esprime la sua creatività attraverso la ricerca e scrittura di contenuti per ideare campagne, articoli del blog e social media post. La sua laurea in Economia e Marketing viene messa a frutto analizzando risultati e pianificando strategie digitali per la crescita aziendale. Ogni giorno non è uguale all'altro!

Può interessarti anche: