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Elena Criscione09 dic 20246 min

Content is king solo se gli diamo una corona vera

Content is king solo se gli diamo una corona vera
9:18

Quante volte abbiamo sentito la citazione di Bill Gates “content is king” risuonare come un mantra nel mondo del marketing e della comunicazione digitale? Forse troppe. È diventata quasi una formula magica, ripetuta fino allo sfinimento, svuotata del suo significato originale. Nel frattempo, il panorama della comunicazione è diventato un insieme omogeneo di slogan e immagini, dove per i consumatori diventa sempre più difficile distinguere un dentifricio da uno smacchiatore. 

E allora viene da chiedersi: davvero basta dire che il contenuto è re per farlo regnare?

Il linguaggio e lo stile con cui comunichiamo sono gli strumenti più potenti che abbiamo per raccontare ciò che rende unico un prodotto o un servizio. Non basta creare contenuti: bisogna saperli scegliere, costruire e, soprattutto, monitorare. 

In questo articolo esploreremo tutto ciò che ruota intorno al contenuto, perché se "content is king", allora dobbiamo trattarlo come tale.

Le tipologie di contenuto


Innanzitutto, un contenuto ben progettato non solo attira il pubblico, ma lo coinvolge e lo guida verso un obiettivo specifico, come l'acquisto di un prodotto o l'iscrizione a una newsletter. Nel panorama digitale attuale, non esiste un'unica strategia di comunicazione che possa adattarsi perfettamente a tutti i contesti. Ogni tipo di contenuto svolge un ruolo specifico, e comprendere e padroneggiare le diverse tipologie diventa cruciale per una comunicazione efficace e mirata.

Ecco una classificazione che riassume i diversi tipi di contenuti che possono essere integrati in una strategia digitale:

  • Contenuto di aiuto: perfetto per semplificare la vita degli utenti, include FAQ, video tutorial e moduli di contatto. L'obiettivo è fornire immediatamente valore, risolvere dubbi e migliorare l'esperienza complessiva del cliente.

  • Contenuto editoriale: offre informazioni e permette alle aziende di posizionarsi come autorità nel settore. Alcuni esempi sono articoli, guide, consigli e interviste. Questo contenuto trasmette competenza, costruisce fiducia e stabilisce un dialogo intellettuale con il pubblico.

  • Contenuto coinvolgente: attira l'attenzione e stimola il coinvolgimento tramite quiz, test, discussioni, sondaggi e giochi. In questo caso l'obiettivo è trasformare la fruizione passiva in un'esperienza attiva e memorabile.

  • Contenuto promozionale e di vendita: incita la tua audience all’acquisto con pubblicità, promozioni lampo, presentazioni di prodotti e case study. La comunicazione è diretta e persuasiva e guida l'utente verso la conversione.

  • Contenuto visivo: rende i messaggi immediati, memorabili e facilmente comprensibili tramite video aziendali, presentazioni corporate, foto e infografiche.

  • Contenuto sui social media: favorisce la condivisione e amplia la tua copertura. Post, stories, reel e video sono strumenti potentissimi perché capaci di sfruttare gli algoritmi e le dinamiche delle nuove piattaforme.

  • Contenuto generato dagli utenti (UGC): rappresenta una risorsa preziosa per rafforzare la fiducia nel tuo brand, grazie all’autenticità che deriva direttamente dalla voce dei clienti. Che si tratti di commenti, recensioni, feedback, post sui social media, video o altri contributi, ogni contenuto creato dagli utenti valorizza il tuo marchio e offre una prospettiva autentica.

  • Contenuto operativo e legale: rende il tuo brand trasparente e affidabile. Alcuni esempi sono i termini e le condizioni generali, gli avvisi legali, l’informativa sulla privacy o le specifiche di un ordine.


Per valorizzare al massimo queste diverse tipologie di contenuto, è fondamentale adottare un approccio strategico che le integri armoniosamente. La scelta non è mai scontata e il modo migliore per definirla è adottare una strategia strutturata, supportata da strumenti di pianificazione e analisi, per garantire coerenza e massimizzare l’impatto delle attività di comunicazione.

 

Gli elementi fondamentali per un contenuto che funziona davvero

Come detto, affinché le diverse tipologie di contenuto siano funzionali, è essenziale pianificare e coordinare ogni elemento. 

Il primo passo è partire dalle parole chiave, fondamentali per migliorare il posizionamento SEO e rendere i contenuti facilmente reperibili. Una ricerca accurata tramite strumenti come Google Trends o Semrush consente di identificare i termini più rilevanti e costruire attorno a essi contenuti di valore. 

Allo stesso tempo, è necessario stabilire quali argomenti trattare e quale tono utilizzare, allineando queste scelte agli obiettivi aziendali e al pubblico di riferimento. Un contenuto rilevante non solo informa, ma crea un’esperienza gratificante per chi lo consuma.

Un altro aspetto cruciale è la scelta dei canali di distribuzione. Conoscere il proprio pubblico significa sapere dove e come raggiungerlo. Ogni fase del percorso del cliente può richiedere un approccio differente: i social media possono essere utili per la scoperta iniziale, mentre una campagna email mirata può risultare più efficace nelle fasi di conversione quando un lead è già “caldo”. 

Una volta definiti i canali, è utile dotarsi di uno strumento indispensabile per organizzare e distribuire i contenuti: il calendario editoriale. È una sorta di "agenda" strutturata, che permette di avere una visione chiara della pubblicazione dei contenuti in un determinato periodo di tempo, solitamente settimanale, mensile o trimestrale. Non dimenticare che una pubblicazione regolare consente di mantenere alta l’attenzione del pubblico, garantendo che ogni messaggio arrivi nel momento più opportuno.

Ma come valutare se il contenuto sta effettivamente facendo il suo lavoro? Una strategia efficace richiede tempo e pazienza, qualità che spesso mancano nel mondo frenetico di oggi. Per questo, è essenziale saper misurare le performance dei contenuti e adottare pratiche mirate per migliorarli.

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Le metriche: il termometro del successo

Le metriche, sono in grado di fornire dati concreti su come i contenuti vengono percepiti dal pubblico. Per farlo, è necessario comprendere quali indicatori sono più rilevanti per il tuo business e per gli obiettivi che ti sei prefissato e come utilizzarli per ottimizzare continuamente la tua strategia. Idealmente, potremmo suddividere le metriche in tre categorie principali, ognuna delle quali fornisce informazioni per affinare l'approccio e ottenere i risultati sperati.

Metriche di traffico

Queste metriche, ti permettono di analizzare quali contenuti attirano maggiormente gli utenti, aiutandoti a capire dove focalizzare i tuoi sforzi. I dati che otterrai saranno fondamentali per individuare i punti in cui il pubblico decide di abbandonare il tuo sito web e comprendere le azioni che compiono. 
Queste metriche inoltre, ti permettono di monitorare il traffico dei clienti in base alla fonte, ovvero il canale che indirizza i clienti al tuo sito, che può essere:

  • Organico: attraverso una pagina dei risultati del motore di ricerca (SERP);
  • Diretto: digitando l'URL specifico;
  • Referral: tramite un link, da un altro sito web o un’e-mail;
  • Social: tramite i social media;
  • Paid: facendo clic su una pubblicità a pagamento.

Conoscere tutte queste informazioni ti consente di perfezionare la distribuzione dei tuoi contenuti sui canali più efficaci.

Metriche di conversione

A differenza delle precedenti, queste metriche sono legate direttamente ai profitti e sono tra le più rappresentative. Esse misurano il tasso di visitatori che compiono azioni di valore per la tua azienda, come l’acquisto di un prodotto, la registrazione a un evento o il download di un documento. Analizzare questi dati significa saper identificare gli elementi che funzionano meglio sul tuo sito o sui tuoi canali digitali e ottimizzare l'esperienza utente per favorire le conversioni.

Metriche di revenue

Ultime ma certamente non per importanza, sono le metriche di revenue che ti permettono di calcolare se le tue attività di marketing, e quindi anche i tuoi contenuti, stanno effettivamente generando un ritorno sugli investimenti (ROI). Misurando il costo o il revenue per visitatore ad esempio, puoi capire se le tue strategie di marketing stanno portando a vendite concrete e in che misura i lead si trasformano in clienti paganti. Grazie a questi dati sarà più semplice allocare le risorse verso i canali e le strategie più redditizie e calcolare previsioni accurate sulla crescita futura del tuo business.

Combinando queste tre categorie di metriche, avrai una visione chiara e dettagliata dell'efficacia dei tuoi contenuti e sarai in grado di fare aggiustamenti strategici per migliorare continuamente le tue performance.

Se davvero "content is king," allora dobbiamo trattarlo con la cura e la strategia che merita.  In questo percorso complesso, Ander Group si pone come partner ideale, specializzato in performance marketing, per aiutarti a sviluppare contenuti che non solo raccontano il tuo brand, ma lo trasformano in un leader di mercato. 

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Elena Criscione

Come Junior Marketing Specialist Elena porta freschezza e innovazione nella pianificazione strategica delle attività digitali e nell’elaborazione di contenuti per campagne pubblicitarie, articoli e social media. Con una laurea in Marketing e un Master in Economia e Management dell’Innovazione in corso, la sua filosofia di vita si riflette nel motto "impara come se dovessi vivere per sempre"!