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carlo cracco ingredienti
Gloria Farris21 feb 20233 min

Carlo Cracco non rivela i suoi ingredienti (e tu non glieli chiedi!)

Quando ti rechi a cena da uno chef stellato del calibro di Carlo Cracco, sul menu trovi indicati i nomi dei vari piatti, spesso elaborati, affiancati forse da una breve descrizione. In ogni caso, salvo esigenze particolari, è molto difficile che tu chieda la lista completa degli ingredienti, figuriamoci andare in cucina per vedere nel dettaglio come viene realizzato il piatto.

Ti fidi, riconosci la competenza e la specialità dello chef nel suo ambito: aspetti il prodotto finito, consapevole che “Il tutto è maggiore della somma delle singole parti”.

carlo cracco segreti

 

Il bias della digitalizzazione: ingredienti che tutti pensano di conoscere

Avviene lo stesso quando ci si reca dal medico: viene fatta una diagnosi, prescritto un piano terapeutico, e il paziente meticoloso si affida al professionista e procede con il trattamento indicato.

Diverso è, invece, quando si tratta di professionisti in ambito digitale: si pensa spesso che bastino alcuni componenti presi singolarmente per ottenere un risultato complessivo, si ricerca e ambisce a un singolo ingrediente. Si pretende di comprendere, di entrare nella cucina per osservare, o per "metterci del proprio". Difficilmente viene riconosciuta la competenza specifica in quell'ambito, nell'assoluta convinzione che, se "il web è a portata di tutti", tutti possono "fare web".

É proprio questa visione a portare il 70% delle aziende che intraprendono un percorso di digital transformation a fallire nel tentativo, come dimostrato da un recente studio di McKinsey:

  • "Una volta implementato lo strumento, mettiamo noi in pratica la strategia"
  • "Secondo noi questo contenuto va scritto così"
  • "Se il set up dei social è completo, ce ne occupiamo noi"
  • "Vi contattiamo perché vorremmo un logo e un nuovo sito web"
  • "Gli strumenti che abbiamo a disposizione ci piacciono e non vogliamo cambiarli ma vogliamo fare pubblicità su Google e Facebook"

L'intenzione è quella giusta, ma la strada in questo modo sarà piena di dossi e curve. Questi singoli ingredienti hanno il loro potenziale, ma non solo richiedono la mano di un esperto e delle skills ben definite, hanno anche bisogno di essere integrate in un'unica strategia strutturata e olistica.

"Il web è a portata di tutti", è vero, ma questo ci rende tutti utenti, non tutti esperti.

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Sono innumerevoli i brand che hanno creato il sito, ritenendo che ormai fosse indispensabile. Altri hanno attivato un e-commerce, per aumentare i profitti. Tanti hanno voluto avere una presenza digitale sui social, e hanno creato la pagina aziendale su Instagram, Facebook o LinkedIn. Buona parte di loro, hanno portato avanti simultaneamente anche tutte queste attività.

Ma poi?

Avere le piattaforme non significa che fruttino, sapere cosa serve per crescere online non vuol dire necessariamente saperlo usare. Il menu:

  • Uovo soffice, Tartufo nero e consommé ristretto
  • Champignon gratinato al midollo e vino rosso con polenta bianca di Marostica
  • Crema di mango arrosto, limone e foglie

Mettiamo che queste 3 portate corrispondano, nel mondo digitale, al pasto completo della "crescita aziendale assicurata". Per comporre il primo intuiamo che siano necessari uova e tartufo (sito web ed e-commerce). Il secondo, sicuramente comprende champignon, vino e polenta (SEO e social media). L'ultimo, dulcis in fundo, mango e limone (grafiche e digital advertising).

Gli ingredienti, anche senza chiederli, li abbiamo capiti. Ma il piatto lo sappiamo comporre? Verrà come quello che avrebbe potuto realizzare Cracco al suo ristorante?

La differenza è proprio questa, tra un lavoro amatoriale, e uno realizzato da professionisti con anni e anni di esperienza multi-settoriale. Forse un output ci sarà in ogni caso, la ricetta sarà portata a termine, ma il risultato non sarà mai lo stesso.

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Gloria Farris

In qualità di Digital Content Specialist di Ander Group, Gloria comunica attraverso la creazione di contenuti trasversali per i diversi canali. Laureata in Strategic Communication, la sua caratteristica distintiva è l’empatia che utilizza per raggiungere il suo obiettivo: comunicare l’identità aziendale strutturando strategie contenutistiche specifiche, basate sulla comprensione di necessità e aspettative del target.

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